XVIII domenica tempo ordinario Lc 12,13-21

 
 

– a cura di Mons. Sergio Salvini –

Che cosa è importante nella vita del cristiano?

Cercare il regno di Dio. Un semplice cambiamento di prospettiva e la nostra vita diventa, ad un tratto, “semplice”.

Basta comprendere che il nostro tesoro è la cura per il regno di Dio, l’amore per gli altri, far diventare la nostra vita fonte di vita per gli altri. Ecco il cambio del centro: basta metterlo fuori da noi stessi.

Spariscono l’angoscia, la preoccupazione, l’ansia. Perché il regno di Dio, prima di tutto, è un dono, che c’è e da sempre ci aspetta. Aspetta il nostro impegno, il nostro lavoro.

Spesso noi, siamo ubriacati dal possesso, sentiamo la vista abbagliata e non riusciamo più a guardare oltre il tempo, a fissare il traguardo verso il quale tutti siamo incamminati e che, prima o poi, raggiungeremo.

Il nostro egoismo ci abbaglia la vista dello spirito e non vediamo che noi stessi, i nostri progetti; spesso siamo capaci di passare sulle teste degli altri, pur di arrampicarci verso cose che poi si rivelano deboli ragnatele.

Chi ha non ha per se stesso, ma è chiamato a condividere: è nella condivisione che diventiamo ricchi, e non perdiamo il valore delle cose che possediamo. Gesù ci dice che, se sapremo condividere, quello che doneremo lo ritroveremo nell’eternità con un valore senza tempo.