V Domenica di Quaresima – “LO SPECCHIO DELLA VITA”

 
 

L’opera è realizzata con un attento lavoro di analisi, in cui l’artista lavora sull’ interiorità dell’espressione. La tela è, infatti, costruita su una diagonale, segnata dall’abbandono di Maria Maddalena alla preghiera e dal gesto del suo capo, leggermente inclinato all’indietro e illuminato con delicatezza dalla luce.

Con questa Maddalena, il Caravaggio dà della penitente una nuova immagine: invece di rappresentarla oppressa dal peccato, la ritrae già convertita, immersa in una contemplazione estatica, anche se dolorosa, come rivelano la fronte corrugata, gli occhi come stravolti e le dita intrecciate in muta preghiera.
E’ la contemplazione della vita di Cristo, che la accompagnerà fino a farla divenire la prima testimone della risurrezione. Da peccatrice, a penitente fino a “testimone”, “apostolo agli apostoli”. E,’ metaforicamente, il percorso dell’uomo: ad esso sarà consegnata la verità della fede se avrà la forza di convertirsi, di pentirsi. Il “genius loci” è rappresentato sempre dal “ figliol prodigo”: nulla è precluso a colui che si pente, a colui che ammette e comprende le proprie colpe e si converte a Dio. Suo sarà il Regno dei Cieli.
“Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei” (Gv 8,7).
La pietra che hanno in mano diviene improvvisamente uno specchio sul quale gli uomini, che assistono alla scena, vedono riflessa la loro infedeltà.
La pagina del vangelo di Giovanni, ci presenta una donna colta in flagrante adulterio che sta per essere giustiziata da scribi e farisei. In questa scena cogliamo la misericordia che Gesù rivolge alla donna: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11).
Quante volte anche noi, come la donna, ci ritroviamo soli e accusati. Magari non da altri, ma dal nostro stesso cuore che ci rimprovera le nostre mancanze e le nostre infedeltà! Ed, insperato, giunge il perdono di Dio che ci permette di ricominciare da capo, come la Maddalena del quadro che – rinnegate le proprie passate scelte – diviene la più fervida seguace di Gesù.
Allo stesso modo, risuona anche in noi la parola di Gesù che ci invita a rialzarsi, ripartire, e riavere speranza.
Davvero l’amore sa compiere grandi cose e soprattutto ci invita alla perfezione, certi che il Signore ci ama sempre.
Attraverso l’umanità e l’amore di Gesù, pure noi siamo spinti a perdonare e a ricambiare con il perdono e l’amore coloro che ci hanno fatto del male.
In questa settimana siamo invitati a perdonare coloro che attendono che stendiamo la nostra mano nel segno dell’amore di Cristo che ha saputo amare e perdonare tutta l’umanità.