I funerali di don Augusto Scavarda

Mons. Arnolfo precede il feretro di don Scavarda
 
 
Mons. Arnolfo precede il feretro di don Scavarda

Grande partecipazione alle esequie presiedute dall’Arcivescovo nella chiesa del Sacro Cuore

Tanta gente e decine di confratelli hanno preso parte, giovedì 5 gennaio, ai funerali di don Augusto Scavarda, parroco di Caresanablot e delle chiese vercellesi dell’Isola e del Sacro Cuore, morto imporvvisamente nel pomeriggio di martedì scorso. A presiedere le esequie, nella chiesa del Belvedere, l’arcivescovo mons. Marco Arnolfo che, avviando la celebrazione, ha detto: «Mentre la Chiesa universale dà l’addio a Benedetto XVI, noi accompagniamo te, caro don Augusto, in questo momento di passaggio».
Subito dopo il superiore della Comunità salesiana di Vercelli (di cui don Scavarda faceva parte), don Guido Candela, ha letto un profilo biografico di don Augusto, dalla nascita 70 anni fa a Foglizzo, nel Torinese, all’ordinazione nel 1980, al lungo cammino all’interno della Congregazione e infine al servizio a favore delle parrocchie vercellesi che gli sono state via via affidate.
A tenere l’omelia è stato invece l’ispettore salesiano don Leonardo Mancin che ha tratteggiato la personalità di don Scavarda, partendo dalle parole usate da don Augusto nella lettera di richiesta di ammissione all’ordinazione: «Scrisse: ”Dono con gioia la mia vita a Dio”. E quel tratto gioioso non lo ha mai abbandonato. Anzi si è rafforzato negli anni trasformandosi in zelo, in vicinanza ai fedeli, in spirito d’accoglienza, ma sempre col sorriso, con l’entusiasmo di quell’iniziale affidamento a Dio. Ora quella promessa è giunta a compimento e Dio ti accoglie tra le sue braccia». In conclusione don Mancin si è rivolto a don Scavarda con una raccomandazione: «Noi preghiamo per te, ma anche tu prega per tutti noi. Salutaci e porta il nostro affetto a Benedetto XVI…».
Terminati i funerali la salma di don Augusto Scavarda è stata tumulata nella tomba di famiglia al cimitero di Foglizzo.