A 103 anni il dottor Lino Cossetti ci ha lasciati

 
 

Da Corriere Eusebiano del 20 settembre 2014 scritto da Ilde Lorenzoli

«Abbiamo il Lino con i suoi 103 anni e il suo carico di opere buone, per presentarlo al Signore e ringraziarlo di averlo donato alla nostra Chiesa vercellese». Così ha esordito mons. Giuseppe Cavallone, provicario generale della diocesi eusebiana, all’inizio della liturgia funebre presieduta in duomo per il dottor Lino Cossetti, morto giovedì 11 settembre nella sua abitazione di via Marco Polo. E nell’omelia ha ripreso il filo del discorso collegandolo al Vangelo. «Quando incontreremo il Signore non avremo borse né l’occasione di enumerare i nostri meriti. Altri dovranno dire: “Avevo sete e mi hai dato da bere, fame e mi hai dato da mangiare…”. Il premio che riceveremo non sarà un trofeo d’oro ma l’esaltazione della carità con l’elogio dell’amore: “Ogni volta che avete fatto questo a uno dei più piccoli, l’avete fatto a me”.

Non esiste altro modo per partecipare alla gloria di Cristo se non rendere visibile la sua presenza nella nostra vita, anche sino all’annientamento di noi stessi, come fece Gesù sulla croce, diventando il vincitore della morte». «Nell’eternità di Dio – ha proseguito mons. Cavallone – avrà il premio più grande chi avrà amato di più e non ci saranno lettere di raccomandazione: ci presenteremo con ciò che abbiamo nel cuore e che abbiamo donato agli altri.

Lino ci ha dato l’esempio, rendendo preziosa anche la sua morte. Opere ne ha compiute tante cominciando dalla sua presenza attiva nell’Azione cattolica diocesana con incarichi di responsabilità e di servizio, nella San Vincenzo, nell’Opera San Martino, che raccoglie e invia farmaci in terra di missione, nell’associazione Amici di don Pollo, nella parrocchia di S. Maria Maggiore a fianco di mons. Giovanni Picco e poi in quella di S. Giuseppe, al rione Cervetto, dove collaborò concretamente alla costruzione dell’oratorio e del cinema Lux. Era anche terziario francescano e frequentava assiduamente gli appuntamenti di preghiera. Infine, dopo la pensione, decise di operare nella missione diocesana di Isiolo.

Tutti saremo giudicati sull’amore – ha ribadito il provicario – quindi, sull’esempio di Lino, dobbiamo amare Dio sino alla fine: mai Dio senza l’uomo, mai l’uomo senza Dio. Oggi Lino è accanto al Signore e a Maria: allora domandiamogli di pregare per tutti noi, i suoi familiari, le nostre comunità parrocchiali, i sacerdoti, l’Azione cattolica, i volontari della S. Vincenzo e tutti coloro che nella vita ha portato nel cuore. Noi, sul suo esempio, procediamo nel nostro pellegrinaggio terreno sino a quando potremo cantare lodi al Signore nella gloria.