Il recinto aperto – IV Domenica di Pasqua

 
 

E’ risaputo che le pecore hanno bisogno di un ovile per riposare, riscaldarsi e sentirsi parte del gregge,così la Chiesa diventa il recinto per abbeverarsi alle sorgenti di Dio.«Io dò loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano» (Gv10,28).Il pastore conosce le sue pecore e le pecore conoscono lui: com’è bello e consolante sapere che Gesù ci conosce uno per uno, che non siamo esseri anonimi per Lui, che il nostro nome(quel nome concordato nell’amore dai genitori) è conosciuto da Lui! Per Gesù siamo “persone” singole,con un valore eterno, sia come creature che come individui redenti. Siamo per lui unici e irripetibili, Lui ci conosce e ci ama e ha dato se stesso per noi (Gal 2,20).Il pastore ha dato la sua vita per noi: Gesù ha realizzato il progetto dell’amore divino mediante la sua morte in croce! Egli si è lasciato crocifiggere, consegnandosi, per redimere l’uomo,ogni singolo uomo, creato dall’amore di Dio.Anche il presbitero continuala missione e il compito di Gesù; e perciò deve«pascere il gregge», deve insegnare, istruire, difendere il proprio gregge dal male,consolare e, soprattutto,amare. Ogni cristiano, in forza del Battesimo, è chiamato ad essere, egli stesso,«buon pastore» nell’ambiente in cui vive. Pensiamo ai genitori che devono esercitare le funzioni del«buon pastore» verso i propri figli, e anche ai figli che devono essere di edificazione nei confronti degli adulti con il loro amore, la loro obbedienza e, soprattutto,con la loro fede coraggiosa, coerente,trasmessa dai genitori o dalla comunità di appartenenza dove sono cresciuti alla scuola di Gesù.Facciamo allora nostra l’accorata invocazione di Gesù, buon pastore: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Preghiamo il padrone della messe, affinché mandi operai alla sua messe» (Mt 9, 37; Lc10, 2).Volesse il cielo che il Signore suscitasse nella nostra diocesi vocazioni al ministero sacerdotale e religioso; che sbocciassero vocazioni nel cuore dei nostri giovani. sollecitandoli a rispondere generosamente alla chiamata a seguire il Maestro più da vicino, per annunciare al mondo il suo Vangelo di salvezza!