A Vercelli si è parlato di don Lorenzo Milani

 
 

Mercoledì 28 febbraio 2018 nella Cripta Sant’Andrea di Vercelli, si è tenuto un incontro dibattito su: “Lorenzo Milani: Parresia, il coraggio di parlare con franchezza”.

Sono intervenuti il prof. Sergio Tanzarella, ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, e il prof. Claudio Marazzini, docente di Linguistica Italiana e Presidente dell’Accademia della Crusca.

Il prof. Tanzanella ha impostato la relazione su due opere poco conosciute di don Milani: “Lettera ai cappellani militari” e “Lettera ai giudici”, scritte da Don Milani nel 1965 l’una come risposta a un comunicato stampa dei cappellani militari della Toscana, che accusavano i giovani italiani obiettori di coscienza di essere dei vili, l’altra per difendersi nel processo che gli era stato intentato da alcuni ex combattenti, per incitamento alla diserzione e vilipendio alle Forze armate.

La scelta di un linguista come correlatore è stata molto significativa perché il testo più conosciuto di Don Milani: “Lettera a una professoressa”, ebbe una grande diffusione e grande importanza nella storia dell’evoluzione della lingua italiana.

Marazzini ha sottolineato come dall’analisi di Tanzarella emerga la precisa scelta linguistica e civile di Don Milani, che non esitò nel rileggere la storia dall’unità d’Italia alla seconda guerra mondiale, bollando il colonialismo spietato e tutte le guerre come assolutamente inutili ed evitabili.

Sergio Tanzarella il mattino dopo, 1° marzo 2018, è stato in tre scuole vercellesi per presentare ai giovani il pensiero di Don Milani.

Nel pomeriggio dello stesso giorno è stato osptite all’Unitre, “Incontri del giovedì”, in Seminario, dove ha dialogato con Don Maurizio Galazzo su: “Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana”.

Tratto dall’articolo di Piera Mazzone pubblicato su “L’Eusebiano” a cui si rimanda per approfondire.
Sul giornale anche un secondo articolo dal titolo “Gli studenti vercellesi sulle orme di don Milani”.