Ricordo di mons. Albino Mensa

 
 

Lunedì 8 gennaio ricorrerà il 20° anniversario della morte di mons. Albino Mensa, vescovo di Vercelli dal 1966 al 1991. Figlio di emigranti, nacque a Villa Alicia, in Argentina, il 14 gennaio 1916 e, dopo la morte della mamma, tornò a Pinerolo, luogo di origine della famiglia, dove entrò nel seminario diocesano.

Ordinato sacerdote il 29 giugno 1939, conseguì la licenza in teologia alla Pontificia Università lateranense di Roma. Fu parroco a Pinerolo al “Cuore Immacolato di Maria”, in borgo San Lazzaro, la nuova chiesa voluta dal vescovo Gaudenzio Binaschi a compimento di un voto fatto alla Madonna per la protezione della città, uscita incolume dalla seconda guerra mondiale.

Fu anche insegnante di diritto canonico nel seminario locale, che lui stesso aveva frequentato. Nel 1947 accettò la proposta di rientrare in Argentina per prendersi cura degli emigrati italiani e vi rimase per dieci anni. Fu anche direttore nazionale delle “Opere d’emigrazione in Argentina”. Tornato a Pinerolo nel 1957, fu nominato canonico della cattedrale nonché vicario generale della diocesi.

Il 28 marzo 1960 Giovanni XXIII lo elesse vescovo di Ivrea, dove fece l’ingresso solenne il 5 giugno dello stesso anno, e il 12 ottobre 1966, Paolo VI lo promosse arcivescovo di Vercelli. Guidò la diocesi fino al 1991, applicando le direttive stabilite dal Concilio a cui aveva preso parte. Raggiunti i limiti di età, passò il testimone a mons. Tarcisio Bertone. Morì all’alba dell’8 gennaio 1998.

La diocesi eusebiana lo ricorderà nel corso dell’anno dedicandogli una particolare celebrazione.