Un canto nella notte e gli 800 anni del Sant’Andrea

Concluso
  • Inizia (mm/gg/aaaa):
    25 Maggio 2019, 21:00
  • Termina (mm/gg/aaaa):
    25 Maggio 2019, 23:59
 
 

In questi 800 anni, l’Abbazia di Sant’Andrea ha accolto, custodito e lasciato risuonare il canto e la preghiera di tanti fedeli, ma anche di tanti pellegrini, viandanti o semplici cercatori di bellezza, di pace, di raccoglimento. Per questo era stata edificata, per questo è restata, salda, maestosa, imponente e ospitale nel corso dei secoli. Il desiderio dell’uomo di farvi una dimora di Dio, del suo anelito a Lui, resta stabile anche oggi, seppur nel cambiamento dei tempi, degli stili di vita, dei linguaggi, dei modi per manifestare la spiritualità: la tensione all’Alto, al Senso, a Colui che è Padre e Signore del tempo, della storia, appartiene al cuore di ogni uomo…

Le modalità della ricerca e della meditazione sono forse mutate col tempo, ma sempre si radicano nella bellezza artistica; così il CANTO NELLA NOTTE, che da quindici anni ogni ultimo sabato del mese risuona nell’abbazia, propone a tutti i cercatori un incontro di interiorità e bellezza, nella comune ricerca di Dio e della fede. Per unirsi alla celebrazione dell’importante anniversario dell’abbazia, le sorelle della Trasfigurazione hanno pensato di sottolineare in modo particolare tutto questo nel prossimo appuntamento, quello di sabato 25 maggio, il Canto conclusivo del percorso sulle parabole evangeliche; nell’occasione si sarà invitati a meditare sulla parabola del samaritano, che si fa vicino concretamente al fratello, lo salva, e ci permette di vedervi in controluce la figura di Cristo e della sua Passione d’amore.

Alla proposta della dinamica della parabola, corrisponderà l’invito a scoprire e valorizzare tutti gli spazi del complesso abbaziale, ovvero la basilica, ma anche il chiostro, la sala capitolare, il Piccolo studio… una sorta di itinerario di arte e preghiera per lasciar emergere e assaporare tutta la spiritualità che trasuda dalle pietre di sant’Andrea, cariche dei desideri buoni dei tanti fratelli che in questi 800 anni l’hanno visitata e abitata.

(le foto seguenti sono di Fiorenzo Rosso)