A Roma dal 26 al 28 gennaio don Momo, don Capuano e don Vittone per il Convegno indetto dall’Associazione Mons. Luigi Novarese

 
 

Saranno tre i presbiteri della diocesi di Vercelli che parteciperanno al convegno sacerdotale “La nuova evangelizzazione alla luce dell’Evangelii Gaudium”, in programma dal 26 al 28 gennaio a Roma, nella sede della direzione generale dei Silenziosi Operai della Croce, l’associazione fondata dal beato Luigi Novarese.
I tre parroci, don Gino Momo di Palestro, don Bruno Capuano di Olcenengo, Quinto, Collobiano, Casanova Elvo, e don Fiorenzo Vittone di Bianzè, prenderanno parte a tre giorni di incontri, approfondimenti e preghiere per riflettere e confrontarsi sulle parole di papa Francesco: «La Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo».
L’evento, divenuto per molti un appuntamento annuale che registra la partecipazione di presbiteri e fedeli da tutta Italia, è organizzato dalla Lega sacerdotale mariana, fondata anch’essa dal beato Luigi Novarese, nel 1943, per sostenere i preti infermi, feriti o in gravi condizioni economiche a causa della guerra.
Lunedì 26 gennaio, monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, proporrà la riflessione dal titolo “Per una nuova cultura dell’annuncio evangelico” mentre martedì don Angelo Corvo, parroco nella diocesi di Nardo-Gallipoli, affronterà il tema “La parrocchia generatrice di fede”. Nel pomeriggio toccherà a mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, parlare della figura del sacerdote nell’Evangelii Gaudium.
Il convegno si concluderà mercoledì 28 gennaio con la partecipazione all’udienza generale di papa Francesco in piazza San Pietro.
«Con l’Evangelii Gaudium – spiega don Armando Aufiero Sodc, tra gli organizzatori del convegno – papa Francesco invita tutti i fedeli a uscire dalla propria comodità e ad avere il coraggio di raggiungere le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo. Un ruolo determinante appartiene proprio ai sacerdoti, come pastori e testimoni. Il messaggio del Santo Padre è in perfetta sintonia con le opere e l’apostolato del nostro fondatore, il beato mons. Luigi Novarese, definito da San Giovanni Paolo II   l’“apostolo degli ammalati”».